UnipolSai chiude la lite da 42,2 mln con la famiglia Ligresti

UnipolSai chiude la lite da 42,2 mln con la famiglia Ligresti

Quando UnipolSai ha firmato l’accordo da 42,2 milioni di euro con la famiglia Ligresti, tutti i protagonisti hanno tirato un sospiro di sollievo. L’accordo, approvato dagli azionisti il 28 aprile, chiude una delle battaglie legali più lunghe della finanza italiana, iniziata nel 2012, quando Salvatore Ligresti perse il controllo di Fonsai a favore di Unipol. Ma perché questa vicenda, finita in settlement, è così importante per gli assicurati e per il mercato?

Il contesto storico della disputa

Nel 2011 il fondo Amber aveva segnalato alla Consob una serie di operazioni immobiliari – a più riprese – compiute sotto la gestione della famiglia Ligresti, allora al comando di Salvatore Ligresti, soprannominato "l'Ingegnere di Paternò". Tra le più controverse c’erano l’acquisto del gruppo Atahotels, la ristrutturazione del Golf Hotel Madonna di Campiglio e il complesso operato immobiliare Area Castello a Firenze.

Le indagini si sono poi focalizzate su contratti di co‑marketing con il marchio di moda Gilli, accordi di consulenza concessi a Salvatore Ligresti e ai suoi figli – Jonella, Giulia e Paolo Ligresti – e persino pagamenti etichettati come "sponsor" per lo scudiero Laità, che gestiva i cavalli di Jonella.

I termini dell’accordo

La proposta originale di UnipolSai chiedeva 60 milioni di euro, di cui 20 milioni erano già stati sequestrati da creditori, tra cui la stessa Fonsai, il gruppo capitalista Mediobanca e altri soggetti legati al caso. Dopo lunghe trattative, il piano finale prevede 32,96 milioni di euro versati in un conto escrow gestito da una banca, più 10,36 milioni di euro sotto forma di compensazione di crediti esistenti.

L’accordo è stato consigliato dagli studi legali BonelliErede e Bussoletti Nuzzo&Associati, i quali hanno definito il risultato "sostanziale" seppur inferiore alla richiesta iniziale. Il comitato per le parti correlate di UnipolSai, avvalendosi della consulenza dello studio Roppo Canepa, ha sottoposto la proposta al consiglio di amministrazione, che l’ha poi portata al voto degli azionisti.

Le reazioni delle parti coinvolte

Per la famiglia Ligresti, il risultato è più che un semplice pagamento: è una chiusura simbolica. Giulia Ligresti, che nel 2019 era stata assolta da tutti i capi d’accusa, ha raccontato in una conferenza stampa che il settlement permette di "guardare al futuro senza il peso di una denuncia che ha segnato la nostra vita per otto anni".

Da parte sua, il CEO di UnipolSai ha dichiarato che la decisione di accettare 42,2 milioni è stata presa per garantire la certezza del diritto e liberare le risorse della compagnia da una causa che avrebbe potuto trascinarsi ancora per anni. "Un investimento nella stabilità del nostro business", ha concluso.

Implicazioni per il settore assicurativo

Il caso ha messo in luce la vulnerabilità di gruppi assicurativi grandi quando la governance è concentrata in mani familiari. Dopo la presa di controllo di Fonsai, UnipolSai ha integrato la società nel proprio portafoglio nel 2014, ma le ombre del passato sono rimaste. Ora, con il contenzioso chiuso, le autorità di vigilanza potenziano le regole sulla trasparenza delle operazioni immobiliari tra compagnie di assicurazione e entità collegate.

Per gli assicurati, la notizia è rassicurante: meno risorse saranno deviate in spese legali e più capitale sarà disponibile per migliorare prodotti, digitalizzare il servizio clienti e rafforzare la solvibilità.

Prospettive future

Il prossimo passo per la famiglia Ligresti è la ricostruzione del proprio patrimonio e, secondo fonti vicine, Giulia sta valutando di lanciare una nuova iniziativa legata al design sostenibile, tema su cui aveva già lavorato nella sua prima mostra a Milano nel 2020. Nel frattempo, UnipolSai sta puntando su un piano di crescita organica, focalizzato su polizze digitali e partnership con startup fintech.

Il caso resta un monito per tutte le realtà quotate: la trasparenza e la buona governance non sono solo buone pratiche, ma strumenti di difesa contro lunghe e costose battaglie legali.

Background e analoghi casi

Altri casi simili nella storia recente italiana includono la disputa tra Intesa Sanpaolo e la famiglia Caltagirone per il controllo di Banca Monte dei Paschi di Siena, o la lunga lite tra ENI e gli azionisti di Fondiaria‑SAI negli anni 2000. In ciascuno di questi scenari, la risoluzione è avvenuta tramite settlement che hanno limitato l’incertezza di mercato.

Domande frequenti

Qual è stato il motivo principale per cui UnipolSai ha accettato un importo inferiore ai 60 milioni richiesti?

Gli esperti legali hanno ritenuto che, nonostante i 60 milioni fossero una stima iniziale, la probabilità di una vittoria completa in tribunale fosse incerta. Accettare 42,2 milioni ha garantito certezza del risultato e ha evitato ulteriori spese legali e di tempo.

Come impatterà il settlement sulla solidità finanziaria di UnipolSai?

Liberando più di 40 milioni di euro dal contenzioso, la compagnia potrà destinare quei fondi a iniziative di crescita, miglioramento dei prodotti assicurativi e a rafforzare il capitale di vigilanza richiesto dalla Banca d'Italia.

Qual è la posizione attuale di Giulia Ligresti dopo l’assoluzione?

Giulia ha ripreso la sua attività nel design, con una esposizione a Milano nel 2020 e progetti in corso legati al “design per la giustizia”. Non ha più ruoli gestionali nelle società assicurative.

Quali lezioni hanno imparato le autorità di vigilanza dal caso Ligresti‑UnipolSai?

Le autorità hanno intensificato i controlli su operazioni immobiliari e su accordi di consulenza tra società assicurative e soggetti correlati, imponendo maggiori requisiti di trasparenza per evitare conflitti di interesse.

Cosa succederà ai 10,36 milioni di euro da compensare con crediti esistenti?

Questa quota sarà assorbita dalle passività già presenti nel bilancio di UnipolSai, riducendo i debiti verso creditori selezionati e migliorando la posizione patrimoniale della società.

Riguardo l'Autore
Gabriele Belluomini
Gabriele Belluomini

Sono Gabriele Belluomini, un esperto nel campo dell'assistenza sanitaria con una grande passione per la scrittura. Ho dedicato la mia carriera allo studio e alla ricerca delle migliori pratiche sanitarie, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone. Mi piace condividere le mie conoscenze e le mie esperienze attraverso articoli e pubblicazioni sul tema della salute e del benessere. Collaboro regolarmente con riviste e blog del settore per diffondere informazioni utili e aggiornate. Sono convinto che la prevenzione e l'educazione siano fondamentali per promuovere uno stile di vita sano e attivo.