Il weekend del 30 ottobre al 2 novembre 2025 ha segnato una svolta epocale per il cinema: mentre l’Italia registra un’impennata del 42% negli incassi, gli Stati Uniti scendono ai livelli più bassi dal 1997. Con soli 53 milioni di dollari incassati in tutto il paese, il mercato americano ha registrato un crollo del 26,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nello stesso lasso di tempo, l’Italia ha superato i 12,5 milioni di euro, posizionandosi come il settimo miglior weekend dell’anno. La differenza non è solo numerica: è culturale, strategica, quasi emotiva.
Il trionfo del cinema italiano, contro ogni previsione
Nonostante la crisi globale del cinema, l’Italia ha risposto con una rinnovata passione per il proprio prodotto. La vita va così, il film di Paolo Virzì, ha battuto Dracula al botteghino, dimostrando che il pubblico italiano preferisce storie radicate nel proprio vissuto piuttosto che remake hollywoodiani. È la settima volta quest’anno che un film nazionale si piazza al primo posto, e per la prima volta da oltre un decennio, il cinema italiano sta guadagnando quote di mercato non solo grazie alla nostalgia, ma per la qualità della narrazione.
Le sale hanno registrato un afflusso inaspettato, soprattutto tra i 25-45enni, che fino a poco tempo fa sembravano aver abbandonato le sale per lo streaming. Ma qui c’è un dettaglio cruciale: i film italiani sono stati proiettati su schermi più piccoli, ma con una cura della programmazione che non si vedeva da anni. Distributori come 01 Distribution, Medusa Distribuzione e Nexo Digital hanno scelto con attenzione i titoli, evitando il sovraffollamento e puntando su eventi cinematografici mirati. Elisa, Close to Me, Tutta colpa del rock — film che in altri paesi sarebbero passati inosservati — hanno trovato il loro pubblico, spesso in piccole città dove il cinema è ancora un rituale sociale.
Il crollo degli USA: quando l’offerta supera la domanda
Negli Stati Uniti, la situazione è l’opposto. L’industria ha lanciato 110 film in più rispetto al 2024, ma il pubblico non c’è più. Regretting You – Tutto quello che non ti ho detto, distribuito da Universal Pictures, ha vinto il weekend con 8,1 milioni di dollari, ma è un risultato che rappresenta un calo del 41% rispetto al suo debutto. The Black Phone 2, di Blumhouse Productions, ha raccolto 8 milioni, ma la sua performance globale di oltre 104 milioni non basta a nascondere il trend: i sequel e i franchise stanno perdendo appeal. Anche l’anime Chainsaw Man – Il film: la storia di Reze, distribuito da Crunhyroll, ha perso il 66,7% degli incassi rispetto al suo primo weekend, un segnale chiaro che il pubblico americano è saturo.
È un fenomeno che va oltre i numeri. Gli spettatori americani non sono più disposti a pagare 18 dollari per un film che non li emoziona. La crisi non è di budget, ma di identità. Film come il flop da 270 milioni di dollari di Barry Levinson con Robert De Niro — un titolo che ha incassato appena 205 milioni — dimostrano che anche i giganti possono fallire. Eppure, non si riducono i lanci. Al contrario. È come se l’industria stesse cercando di recuperare con quantità ciò che ha perso in qualità.
Il mercato globale: 19,8 miliardi di dollari, ma con due anime
Secondo il rapporto della Film Distributors Association aggiornato al 31 luglio 2025, il mercato globale ha raggiunto 19,8 miliardi di dollari, un aumento del 7% rispetto al 2024. Ma questa crescita è tutta concentrata in Europa, Asia e America Latina. L’Italia, con un aumento del 19% rispetto al 2024, sta diventando un modello. Mentre gli Stati Uniti sono proiettati a chiudere l’anno con 9 miliardi di dollari — 300 milioni in più del 2024 — gli analisti di BoxOfficeBiz.it lo definiscono "un aumento finto", perché non corrisponde a un aumento di pubblico, ma solo a prezzi più alti e a più proiezioni.
La verità è che il pubblico non è più omogeneo. In Italia, le famiglie tornano al cinema per vedere Lilo & Stitch insieme, come una tradizione. In America, i giovani guardano i film su Netflix, e quelli che vanno al cinema lo fanno solo per eventi speciali. Eppure, anche qui c’è una luce: WICKED - PARTE 2, distribuito da Universal in Italia, ha incassato oltre 166 mila euro in un solo giorno, con oltre 21 mila presenze. Un successo che ha superato tutti i film italiani del weekend, dimostrando che anche i blockbuster funzionano — se il pubblico li vuole veramente.
Cosa succederà a dicembre? La sfida dei film natalizi
Con il Natale alle porte, l’Italia si prepara a un’altra battaglia. Il Re Leone e A Minecraft Movie sono già tra i più visti dell’anno, ma i distributori stanno riservando titoli di grande impatto come Avatar: The Way of Water, che ha incassato 224 mila euro in un solo giorno su 597 schermi. Invece, negli Stati Uniti, la strategia è confusa: si lanciano tre film di fantascienza nello stesso weekend, senza una chiara identità. Il rischio? Un altro flop collettivo.
La differenza tra i due mercati è semplice: l’Italia ha capito che il cinema non è un prodotto da massificare, ma un’esperienza da curare. Gli Stati Uniti continuano a trattarlo come un’industria automobilistica: più modelli, più linee di produzione, più vendite. Ma le persone non comprano auto quando non le desiderano. E i film? Sono lo stesso.
Frequently Asked Questions
Perché il cinema italiano sta andando bene mentre quello americano collassa?
L’Italia ha ridotto il numero di film in programmazione, puntando su titoli nazionali con storie autentiche e distribuzione mirata. I distributori locali come 01 Distribution e Medusa hanno scelto con cura gli orari e i luoghi, creando eventi culturali. Negli USA, invece, si è cercato di compensare il calo del pubblico con un’eccessiva offerta: 110 film in più rispetto al 2024 hanno saturato il mercato, senza attrarre nuovi spettatori.
Quali film hanno avuto il maggiore successo in Italia nel 2025?
Secondo i dati ufficiali, Lilo & Stitch è il film più visto dell’anno, seguito da Madly e A Minecraft Movie. Tra i titoli italiani, La vita va così ha superato i 10 milioni di euro, mentre Elisa e Close to Me hanno raggiunto quasi mezzo milione di euro ciascuno. Il successo è legato non solo alla qualità, ma alla programmazione intelligente: poche sale, ma con un’attenzione al pubblico che non si era vista da anni.
Perché WICKED - PARTE 2 funziona in Italia ma non negli USA?
In Italia, WICKED - PARTE 2 è stato proiettato come evento culturale, con programmazioni speciali e campagne di promozione mirate alle famiglie e agli appassionati di musical. Negli USA, invece, è stato trattato come un film d’azione generico, con pochi eventi speciali e un’aggressiva campagna di marketing che ha stancato il pubblico. Le 21.348 presenze in un solo giorno in Italia dimostrano che il film ha trovato un pubblico fedele, mentre negli USA è stato inghiottito dal rumore di fondo.
Quali sono i film più fallimentari del 2025 secondo i dati di IMDb?
Tra i più costosi e fallimentari: il film di Barry Levinson con Robert De Niro, budget di 270 milioni, incassi globali di 205 milioni; il film di Steven Soderbergh con Cate Blanchett, budget di 118 milioni, incassi di 133 milioni; e un film di Universal con budget di 50 milioni che ha incassato appena 38 milioni. Tutti hanno fallito non per la qualità, ma perché il pubblico non ha trovato un motivo per vederli al cinema.
Cosa cambierà nel 2026 per il cinema italiano e americano?
L’Italia potrebbe espandere la sua strategia, investendo in nuovi talenti e in una rete di sale indipendenti più capillare. Negli USA, se non si ridurrà il numero di film prodotti e non si riorienterà il marketing verso esperienze, il 2026 potrebbe essere ancora peggiore. La differenza non è nei budget, ma nella visione: il cinema come servizio culturale o come prodotto industriale?